Che cos'è la classe di scelta delle piastrelle?

Introduzione al concetto di classe di scelta delle piastrelle

La classe di scelta piastrelle è un parametro che caratterizza la fornitura: indica la qualità dei prodotti e la presenza di eventuali difetti visivi o strutturali.
Questa classificazione consente di distinguere tra piastrelle di prima scelta, che rispettano rigorosi standard estetici e prestazionali, e di seconda scelta, che possono presentare leggere imperfezioni.
Garantire la qualità dei materiali, del resto, è essenziale per ottenere pavimenti e rivestimenti durevoli. Una selezione accurata di piastrelle prima scelta permette di minimizzare difetti visibili dopo la posa, assicurando una superficie omogenea e resistente, particolarmente importante nei progetti di alto profilo.
Noi di Ceramiche Refin ci impegniamo per rispondere a qualunque esigenza. Le nostre superfici sono il risultato di un processo produttivo rigoroso, che combina innovazione tecnologica e ricerca estetica. Ogni fase della lavorazione è sottoposta a controlli meticolosi, per offrire soluzioni affidabili e performanti.

Differenze tecniche tra piastrelle di prima e seconda scelta

Ma allora, come riconoscere piastrelle di prima scelta? Questa categoria identifica prodotti che soddisfano standard qualitativi elevati, con superfici prive di difetti visibili.
Ogni piastrella, infatti, viene selezionata attraverso controlli rigorosi, per verificare la precisione dimensionale, la planarità e la resistenza meccanica.
Al contrario, le superfici di seconda scelta possono presentare leggere imperfezioni, come variazioni cromatiche, difetti superficiali o irregolarità di calibro.
In ogni caso, conoscere la differenza tra le piastrelle prima e seconda scelta aiuta a individuare la soluzione più adatta, tenendo conto dell’estetica, della resistenza e dell’investimento economico richiesto dal progetto.

Approfondimento – sigla e criteri di qualità per le piastrelle

La sigla piastrelle prima scelta, indicata con la dicitura “1ª scelta” o “I scelta”, identifica superfici ceramiche che soddisfano elevati standard qualitativi. Secondo la norma UNI EN 14411, per questa categoria è consentito un massimo di cinque piastrelle difettose ogni cento.
Per determinare la qualità di un prodotto ceramico, vengono presi in considerazione diversi indicatori tecnici, tra cui precisione dimensionale, planarità, resistenza meccanica e assorbimento d’acqua.
Sapere come riconoscere dei prodotti di qualità significa considerare questi aspetti, essenziali per ottenere un rivestimento resistente, esteticamente omogeneo e durevole con delle piastrelle prima scelta.

Normativa e standard tecnici per la classificazione delle piastrelle

Le superfici ceramiche vengono classificate secondo parametri tecnici precisi. La piastrelle prima scelta normativa indica requisiti rigorosi stabiliti da enti nazionali e internazionali, così da garantire un prodotto affidabile sia dal punto di vista estetico che prestazionale:

  • UNI EN 14411. Regola la classificazione delle piastrelle in gres, stabilendo criteri minimi per calibro, planarità e resistenza.
  • UNI EN ISO 10545-3. Definisce il livello di assorbimento d’acqua.
  • UNI EN ISO 10545-4. Stabilisce i requisiti relativi alla resistenza alla flessione e ai carichi.
  • UNI EN ISO 10545-7. Disciplina i test sulla resistenza all’abrasione delle superfici smaltate.

Noi di Ceramiche Refin applichiamo controlli rigorosi, selezionando solo superfici che rispondono ai più alti standard qualitativi. La differenza tra una produzione d’eccellenza e una con piccole imperfezioni, del resto, risiede nell’attenzione ai dettagli, nella scelta delle migliori materie prime e nella precisione dei processi produttivi.

Interpretazione delle normative: cosa cercare e come valutare

Come evidenziato, le normative di settore definiscono parametri precisi per garantire la qualità delle superfici ceramiche. Nella pratica, i principali aspetti da considerare sono resistenza meccanica, uniformità dell’aspetto e assenza di difetti visibili.
Questi criteri vengono verificati attraverso test tecnici, ma anche con strumenti di misurazione specifici, come calibri di precisione o misuratori laser.
Ma come si riconosce una piastrella di prima scelta al momento dell’acquisto o della posa? In showroom, è fondamentale controllare che le superfici siano omogenee alla luce naturale, senza variazioni di colore o finitura. Sul campo, invece, è utile verificare che le fughe siano regolari e che non vi siano microfratture o scheggiature.

Linee guida per la scelta delle piastrelle in funzione dell’ambiente

A questo punto, una domanda sorge spontanea: come scegliere le piastrelle di casa? Per rispondere, occorre valutare non solo l’estetica, ma anche la destinazione d’uso e le prestazioni.
Ogni ambiente, infatti, presenta esigenze specifiche e necessita di materiali adeguati. Ad esempio, come scegliere le piastrelle del bagno? In questo caso, è essenziale optare per superfici antiscivolo e resistenti all’umidità, che garantiscano sicurezza e facilità di pulizia.
Se invece ci si chiede come scegliere le piastrelle della cucina, è meglio prediligere articoli con elevata resistenza a macchie e calore, in grado di preservare la loro estetica.
Oltre alla funzionalità, poi, la selezione deve tenere conto di variabili tecniche ed estetiche. Effetti materici, spessori e colorazioni giocano un ruolo determinante nel definire il carattere dello spazio e nell’armonizzare il rivestimento con l’arredamento.

Consigli sulla scelta delle piastrelle

La classe di scelta, dunque, costituisce un criterio fondamentale per valutare le superfici ceramiche, poiché indica la qualità complessiva dei prodotti. Definita da parametri precisi, permette ad ogni cliente di individuare la soluzione che meglio risponde alle proprie necessità.
Per decidere consapevolmente tra piastrelle prima o seconda scelta, è essenziale considerare il contesto di utilizzo. In ambienti domestici, dove stile e comfort sono prioritari, la prima scelta assicura uniformità cromatica e finiture impeccabili. Nei settori commerciali, caratterizzati da un flusso elevato di persone, è fondamentale puntare su materiali altamente resistenti.
Analizzare questi aspetti, dunque, consente di trovare il giusto equilibrio tra estetica, funzionalità e investimento.

FAQ

Come capire se le piastrelle sono di prima scelta?

Per capire se le piastrelle sono di prima scelta, occorre verificare che rispettino gli standard qualitativi stabiliti dalle normative di riferimento. Ciò significa che non devono presentare difetti visibili, devono essere uniformi nei colori e caratterizzate da dimensioni precise, con tolleranze minime. Un ulteriore elemento da controllare è la resistenza meccanica, che assicura maggiore durata nel tempo. Un buon metodo di verifica è osservare attentamente la superficie alla luce naturale per individuare eventuali imperfezioni, come scheggiature o variazioni di tono. Inoltre, il prodotto deve essere confezionato con l’apposita sigla che attesta la classe di scelta.

Cosa significa piastrelle di seconda scelta?

La definizione piastrelle di seconda scelta indica delle superfici che, pur essendo perfettamente utilizzabili, presentano piccole imperfezioni estetiche o dimensionali. Questi difetti possono riguardare leggere variazioni cromatiche, microfratture superficiali, differenze minime di calibro o piccole irregolarità nei bordi. Sebbene tali aspetti non compromettano la funzionalità del materiale, possono influenzare la resa estetica, soprattutto in installazioni che richiedono una finitura impeccabile. Tuttavia, rappresentano una soluzione vantaggiosa per chi desidera un’alternativa più economica, senza rinunciare alla resistenza tipica del gres porcellanato.

Come capire se il gres porcellanato è buono?

Per capire se il gres porcellanato è buono, è necessario valutare alcune caratteristiche tecniche fondamentali, tra cui la resistenza alla flessione, l’assorbimento d’acqua e l’uniformità della superficie. Un prodotto di alta qualità deve avere un assorbimento inferiore allo 0,5% (secondo la normativa UNI EN ISO 10545-3), garantendo un’elevata impermeabilità e resistenza alle macchie. Anche la durezza superficiale è essenziale: il gres porcellanato migliore presenta una forte resistenza all’usura, ai graffi e agli agenti chimici. Inoltre, è importante verificare la precisione dimensionale e la planarità, che assicurano una posa uniforme e priva di anomalie.

Qual è la ceramica più pregiata?

La ceramica più pregiata è il gres porcellanato, considerato il materiale più resistente e versatile per pavimenti e rivestimenti. Questo tipo di superficie, infatti, si distingue per la bassa porosità, che la rende impermeabile all’acqua e altamente resistente a macchie, graffi e usura. Grazie alle moderne tecnologie di produzione, poi, il gres può riprodurre fedelmente materiali naturali come marmo, legno e cemento, offrendo un’estetica raffinata con tutti i vantaggi della ceramica.

Come valutare la qualità di una piastrella?

Per valutare la qualità di una piastrella, bisogna considerare diversi fattori tecnici e visivi. Uno degli aspetti principali è la precisione dimensionale, che garantisce una posa uniforme e senza disallineamenti. Un altro elemento fondamentale è la resistenza meccanica, soprattutto in ambienti ad alto traffico. Il livello di assorbimento d’acqua deve essere basso, specialmente per le superfici destinate a bagni, cucine o esterni. La finitura superficiale va esaminata attentamente per individuare eventuali difetti, come scheggiature, microfratture o imperfezioni nello smalto. Inoltre, le piastrelle di alta qualità devono essere conformi alle normative UNI EN ISO 10545, che ne certificano le prestazioni tecniche.

Come riconoscere una buona ceramica?

Per riconoscere una buona ceramica, occorre verificare densità, resistenza e finitura. Un prodotto di alta qualità ha una struttura compatta e una bassa porosità, caratteristiche che migliorano la resistenza all’usura e agli agenti chimici. Il gres porcellanato è il materiale più performante in termini di durabilità, grazie alla sua elevata resistenza ai graffi e alla flessione. Anche la qualità estetica è un indicatore importante: le superfici devono essere uniformi, prive di difetti visibili e con una colorazione stabile nel tempo. Le certificazioni di conformità alle normative tecniche rappresentano un ulteriore criterio di selezione, poiché assicurano che il prodotto sia stato sottoposto a test di laboratorio per verificarne le prestazioni.