22 settembre 2025
Quest’anno noi di Refin abbiamo presenziato al Cersaie in uno stand completamente rinnovato, progettato da Studio Salaris.
Durante la fiera abbiamo presentato Osmos, collezione effetto cemento, Ink, parte degli iconic design, Prestigio Kaleidos, collezione effetto marmo dalle mille sfumature, e l’effetto pietra Eras.
Era presente anche tutta la gamma Reliefs, il nostro progetto di rivestimenti 3D, a cui si è aggiunta la nostra collezione Moon.
Infine nell’ambito del progetto DTS, abbiamo esposto Glint, collezione di pezzi ceramici creati nel 2024 insieme all’artista Quayola, mentre nella nostra sede è stata presentata in anteprima Metamorphoses, variation 2025 creata in collaborazione con Oliver Laric.
OSMOS
Osmos racconta un’interpretazione innovativa del cemento, dove tracce preziose si stratificano e danno vita a una grafica organica, profonda e materica, che trasmette un sorprendente effetto di ibridazione. La collezione risulta visivamente ricca e particolarmente dettagliata allo sguardo ravvicinato, caratterizzata da una superficie segnata da venature marmoree, inclusioni minerali, elementi della natura.
INK
La superficie di Ink nasce dall’incontro tra gesto artistico e metodo progettuale, dove la ceramica assume un valore simbolico, concettuale e narrativo: l’unicità del segno grafico, fatto di bellezza imperfetta e infinite modulazioni, trasporta in un mondo intimo e profondo. L’estetica concettuale ed essenziale, dai rimandi zen, richiama la trama di un tessuto: il risultato è un prodotto eclettico e raffinato, ricco di personalità.
PRESTIGIO KALEIDOS
L’estetica iridata e preziosa del marmo venato trova in Prestigio Kaleidos una reinterpretazione artistica, distintiva e ricercata, con un segno grafico di grande contemporaneità, mettendo in risalto tutta l’espressività del materiale naturale e attualizzandone il carattere con una sinfonia di tonalità originali. La molteplicità di toni conferisce movimento all’insieme, che si mantiene equilibrato ed elegante anche nella variazione.
ERAS
Immaginando di fondere insieme le caratteristiche estetiche di un’ardesia e di una pietra arenaria, ne scaturisce Eras: una grafica fluida e autentica che racconta la bellezza della trasformazione materica.